COMUNE DI TERLIZZI

Provincia di Bari

 

 

INDIRIZZI OPERATIVI NECESSARI PER LA REDAZIONE DEI P.U.E. – PIANI URBANISTICI ESECUTIVI DEL COMUNE DI TERLIZZI

 

(Delibera del Commissario straordinario n. 30 del 16/12/2002)

 

 

 

- aspetti progettuali di carattere generale

 

In linea generale nella distribuzione degli edifici, degli spazi aperti e del verde, sia pubblico (comprese le alberature stradali) che privato, si raccomanda di tener conto degli effetti del soleggiamento e dei venti dominanti.

Sotto quest’ultimo profilo il sistema edifici-alberature deve tendere a costituire una barriera volta a mitigare gli effetti del vento sui pedoni.

Per quanto riguarda il soleggiamento occorre garantire che tutti gli edifici e gli alloggi ivi previsti possano godere di una quota di soleggiamento diretto anche nella stagione invernale e che quindi non esistano coni di ombre portate permanenti. Il sistema delle alberature deve inoltre tendere a realizzare, negli spazi pubblici, aree di ombra nei periodi estivi ed aree soleggiate nei periodi invernali. A tal fine un mezzo efficace può essere rappresentato dall’uso strategico di essenze a foglia caduca.

Favorire sistemi e tecnologie che sfruttano risorse rinnovabili e materiali compatibili con la natura e la salute dell’uomo secondo le norme UNI bioedilizia. Prediligere la progettazione bioclimatica e tenere in considerazione la L.R. n.23 del 13/8/1998 che consente di non contemplare quale cubatura utile quella usata per il miglioramento termoacustico dell’involucro in conformità di quanto previsto dalla L. 10/91. Minor consumi energetici danno benefici considerevoli all’economia familiare ma soprattutto diminuiscono l’impatto con l’ambiente ed il depauperamento delle risorse.

 

 

- viabilità di lottizzazione

 

Le caratteristiche geometriche delle strade di lottizzazione oltre al rispetto del Codice della Strada e delle NTA del PRG, per quanto non previsto devono fare riferimento di massima alle Norme sulle caratteristiche geometriche e di traffico delle strade urbane emanate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in data 26/4/1978 (CNR, Bollettino Ufficiale – Norme Tecniche, n.60).

 

Lungo le strade di lottizzazione dovranno prevedersi appositi spazi per collocare i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, anche in forma differenziata, in modo da non turbare il traffico veicolare. Il dimensionamento ed il numero degli spazi saranno proporzionati alla popolazione da insediare secondo le indicazioni che all’uopo dovranno essere fornite dal servizio municipale di raccolta o, in mancanza, dall’Ufficio tecnico comunale.

E’ raccomandata la previsione di piste ciclabili a latere delle strade o in sede propria. Per le caratteristiche tecniche si farà riferimento al DM LL.PP. 30/11/1999, n.557 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili.

 

 

- Opere di urbanizzazione primaria

 

Per le opere di urbanizzazione primaria (strade, parcheggi, verde pubblico, pubblica illuminazione, acquedotto e fognatura, rete del gas, ecc,) la cui realizzazione compete a carico dei soggetti attuatori delle lottizzazioni, il Piano di Lottizzazione  sarà corredato di un disciplinare da allegare alla convenzione redatto secondo la normativa vigente e dovrà prevedere tecnologie e prodotti all’avanguardia;

 

 

- opere di urbanizzazione secondaria

 

All’interno dei comparti di lottizzazione andranno seguiti i seguenti criteri generali:

 

- zone G1 (attrezzature prescolari e scuola dell’obbligo): gli edifici dovranno possedere le caratteristiche stabilite dalla normativa statale e regionale in materia e di un apposito disciplinare allegato alla convenzione che il Consiglio comunale approverà con separato atto. In linea di massima si fa riferimento alla legge n.23/1996 Norme per l’edilizia scolastica e, per quanto riguarda gli asili nido, all’art. 9 della Lr n.6/1973 Programmazione e finanziamento del piano di costruzione degli asili nido, salvo eventuali norme speciali e aggiornamenti successivi.

- zone G2 (attrezzature civili e religiose): le aree all’uopo previste saranno destinate come segue:

            zona C1.a1 di mq 7.000

            zona C4 di mq 4.000

Le opere ivi previste, oltre a possedere i requisiti stabiliti da norme statali e regionali in materia, dovranno essere realizzate a norma di un apposito disciplinare allegato alla convenzione che il Consiglio comunale approverà con separato atto;

 

- zone G3 (parcheggi): le aree a parcheggio dovranno essere adeguatamente distribuite ad immediato servizio delle residenze al fine di essere immediatamente utilizzabili dai visitatori

 

- Zone G4 (verde pubblico): le aree destinate a tale scopo dovranno essere reperite secondo nuclei funzionali compatti ed omogenei. E’ da evitare la frammentazione delle stesse in piccoli lotti tali da potersi considerarsi suoli “relitti” della lottizzazione.

 

 

- Preesistenze edilizie

 

Nei comparti interessati da edifici preesistenti (siano essi di antica data, autorizzati o condonati) le cui superfici di sedime non possono essere computati, a norma dell’art.4.8 delle NTA, nella cubatura edificabile, gli oneri lottizzatori connessi saranno assunti dal comune con le modalità da stabilire di volta in volta in relazione alla disponibilità di aree di proprietà comunale esistenti nel comparto o di altre risorse, ivi compresi i proventi del condono edilizio.

Resta inteso che qualora la cubatura utilizzata risulti inferiore a quella consentita dalle NTA, i lotti interessati dalle preesistenze edilizie potranno essere inclusi nelle lottizzazione per la parte eccedente da realizzare.

 

 

- Aree da destinare a E.R.P.

 

4) Prendere atto, come prende atto, che la entità di sviluppo demografico per i prossimi anni, come da relazione dell’UTC del 15-05-2002, rientra in termini quantitativi nei limiti di previsione del P.R.G.

-                   stabilire che la percentuale di E.R.P. in termini volumetrici da reperirsi nell’interno di ogni singolo comparto è fissata nella misura del 40% delle previsioni del P.R.G.-

-                   stabilire che le aree  E.R.P. previste nell’ambito del P.L. possono essere frammiste a quelle private oppure aggregate in maniera da costituire un subcomparto. In entrambi i casi, gli atti crittografici del piano E.R.P. devono essere indipendenti da quelli del P.L. e devono prevedere le aree a standards primarie e secondarie di spettanza ai volumi E.R.P. con specifica relazione finanziaria e dei costi;

-                   stabilire che la progettazione di tutto il comparto deve essere presentata dai proprietari delle aree comprese nel comparto (compartisti) e deve comprendere nel suo interno il Piano di Lottizzazione e Piano per E.R.P. che, planovolumetricamente, devono distinguersi l’uno rispetto all’altro. La progettazione estesa a tutto il comparto deve essere integrante i due piani attuativi, e deve essere costituita da tutti gli atti crittografici che la vigente normativa urbanistica prevede per il Piano di Lottizzazione e per il Piano E.R.P. redatti separatamente. Ciò consentirà all’Amministrazione di assoggettare le aree E.R.P. al regime previsto dalla L. 167/62 e sue modifiche ed integrazioni;

-                   stabilire che l’approvazione del piano di comparto costituisce approvazione del Piano di Lottizzazione e del Piano E.R.P.;

-                   stabilire che il valore delle indennità di esproprio delle aree, determinato ai sensi della L. 359/92, comprensive delle quote degli oneri delle opere di urbanizzazione, per le opere primarie direttamente realizzate dai compartisti, e quelli di progettazione del P.P. – E.R.P. saranno liquidate ai lottizzanti entro gg. 90 dalla sottoscrizione delle convenzioni stipulate a seguito dell’espletamento delle gare di individuazione dei soggetti attuatori e quindi di assegnazione dei lotti;

-                   stabilire di integrare, con l’articolo sotto riportato, la convenzione del P.L. disciplinata dall’art. 28 della L.U. 1150/42, dall’obbligo da parte dei lottizzanti, globalmente o costituiti in consorzio, di cessione volontaria delle aree del comparto delimitate per le zone E.R.P., e che dopo l’approvazione del piano di comparto, nelle more dell’espletamento delle procedure di assegnazione dei lotti, l’Amministrazione verrà in possesso delle aree E.R.P. mediante redazione di verbali di immissione nelle aree interessate al fine di procedere alla attribuzione dei lotti.

 

ART n. ______

I compartisti cedono col presente atto al Comune di Terlizzi l’area di mq ____ individuata sulla planimetria ________ pari al ____ % dell’intero comparto riveniente dalla individuazione della quota insediativa E.R.P. effettuata dal C.C. con delibera n. ______ del ________ perché il Comune la destini alla realizzazione di edilizia E.R.P. (sovvenzionata, agevolata-convenzionata) in base alle procedure di assegnazione approvato con atto di C.C. n. ____ del _______ in fase di approvazione. La presente cessione avviene al prezzo equivalente all’indennità di esproprio valutata al momento dell’adozione del Piano Attuativo e verrà corrisposto dal Comune di Terlizzi al Rappresentante del Consorzio / ai Compartisti entro gg. ______ da quello di versamento che sarà effettuato dai soggetti attuatori – assegnatari dei lotti ricadenti nella perimetrazione delle aree cedute. Unitamente a tale indennità sarà corrisposta la quota degli oneri di urbanizzazione nella misura che il Comune introiterà dagli assegnatari con le stesse modalità concesse agli stessi, per le opere direttamente realizzate dai compartisti o dal Consorzio, la quota di aree destinate per le urbanizzazioni primarie e secondarie e l’onere della progettazione del Piano di Zona E.R.P. –

 

-                   stabilire, altresì, che i bandi per l’assegnazione dei lotti prevederanno un punteggio che agevoli ai fini dell’assegnazione quelle cooperative, che per la realizzazione del loro programma costruttivo, hanno quali soci cittadini extracomunitari che hanno regolarizzato la loro posizione in base alle norme vigenti;

-                   stabilire che le aree E.R.P. a seguito dell’approvazione del Piano Attuativo, prioritariamente, saranno messe a disposizione dello I.A.C.P. e/o altri Enti preposti all’attuazione di edilizia sociale. Ad esaurimento delle richieste di tali Enti le restanti aree non utilizzate saranno poste a disposizione delle cooperative e successivamente ad esaurimento di queste, le aree residue saranno assegnate alle imprese.

-                   Stabilire che ai sensi dell’art. 22 della L. 179/92, lo schema di convenzione da adottare per le aree agevolate convenzionate saranno quelli previsti dagli artt 7 e 8 della L. 10/77 così come recepito e riportato dalla L.R.  6/79.