BUTRINTI
Le antiche rovine di Butrint si trovano 18 km a
sud di Saranda e sono un vero gioiello per chi ama le testimonianze
del passato. Secondo Virgilio fu fondata dai troiani, mentre altre
fonti fanno risalire la sua costruzione al VI secolo a.C. ad opera
dei greci su un precedente insediamento
illirico.
Con l'arrivo dei greci, Butrint fu trasformata in
una città commerciale fortificata con tanto di acropoli, le
cui rovine possono essere visitate ancora oggi. Appena sotto
l'acropoli, nel bosco, c'è un teatro che risale al III secolo
a.C, utilizzato anche dai romani.
Poco distante si trovano le terme pubbliche,
decorate con mosaici dalle forme geometriche. Inoltre, nel cuore
del bosco, si vedono muri con iscrizioni greche e un battistero del
VI secolo decorato con mosaici raffiguranti animali ed uccelli.
Sull'intero sito domina una fortezza triangolare fatta costruire
dal signore della guerra Ali Pasha Tepelena all'inizio del XIX
secolo.
Butrint è raggiungibile percorrendo la
strada che attraversa Saranda con servizi giornalieri di autobus
che partono da Tirana e Valona. Le rovine si trovano quasi al
confine meridionale del paese con la Grecia, 260 km a sud di
Tirana.
Dichiarato nel 1992 Patrimonio dell'Umanità
dall’UNESCO, il Parco è un "concentrato" di storia del
Mediterraneo che ha visto nel passato, a partire dal IV secolo
a.C., il passaggio di Greci, Romani, Bizantini, Turchi e Veneziani.
Le testimonianze di un tale avvicendarsi di popoli e culture sono
ancora vive all'interno del Parco, dove la presenza di resti di
antiche ville, templi, palazzi ed edifici paleocristiani, consente
di fare un tuffo nel passato immergendosi in una magica
atmosfera.
Il rispetto per
l'ambiente e l'attenta preservazione della biodiversità
insieme alla varietà del paesaggio naturale, dominato da
laghi, montagne, foreste e lagune, fanno del Parco una meta
preziosa per quanti desiderano un contatto con una natura
incontaminata, ricca di piante rare e di specie in via di
estinzione.
In tal senso, il
Parco si sta impegnando anche con l'UNDP (United Nations
Development Programme) per preservare le foreste del luogo e
proteggere ancor meglio le specie rare ospitate, divenendo
così promotore del rispetto per l'ambiente anche mediante
iniziative educative rivolte alle scuole.
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