Chiesa di
Sant’Andrea
La Chiesa di Sant’Andrea è ubicata nel
centro del borgo antico di Gioia del Colle.
Non ci sono notizie certe né sull'origine
né sull'epoca in cui questa chiesa è stata fondata,
probabilmente risale al secolo X ed originariamente sembra essere
stata chiamata S. Maria del Casale e successivamente dedicata a
Santa Maria di Costantinopoli.
Questa intitolazione spiegherebbe il motivo per
cui in essa si officiava il rito greco (rito seguito dai cristiani
ortodossi che riconoscevano come capo della Chiesa il patriarca di
Costantinopoli), in contrapposizione alla Chiesa normanna di
S.Pietro, l'attuale Chiesa Madre, in cui si officiava il rito
latino (rito praticato dai cristiani cattolici che riconoscevano
come capo supremo della Chiesa universale il Papa di Roma). Tale
dicotomia tra le due Chiese, la cattolica e l'ortodossa, si
verifica a seguito dello scisma del 1054, per cui cominciano ad
essere chiamate l'una, chiesa latina (quella che comprende i
cattolici di tutto il mondo) e l'altra, chiesa greca (quella che
comprende gli ortodossi).
L'abate Francesco Paolo Losapio sostiene che la
più antica chiesa della Terra di Gioia è quella di
Sant'Andrea.
Tracce della sua antichità sono visibili sul
lato Sud, dove si nota la presenza di un arco lunato a tutto sesto.
La porticina sormontata da un’architrave, murata sul lato sud
della Chiesa farebbe avanzare l'ipotesi del primitivo impianto di
un tempietto risalente al XIII secolo.
Chiesa di
Sant’Andrea, lato sud, particolare, arco lunato a tutto
sesto
La Chiesa, che fa parte del borgo bizantino, fino
al ˜600 era una piccola cappella. A seguito della sua visita,
effettuata nel 1578, l'Arcivescovo di Bari, Mons. Antonio Puteo,
ordina di dipingere l'immagine dell'apostolo Andrea sull'altare
maggiore.
Nel 1717, a seguito della visita dell'Arcivescovo
di Bari, Mons. Muzio Gaeta, che trova la Chiesa in pessimo stato,
la stessa viene dichiarata interdetta al culto. E' probabile che
questo ordine non sia stato rispettato, perché risale a quel
periodo non solo l'impianto dell'organo (1745) nella chiesa, ma
anche l'ampliamento della dotazione di quadri e l'inserimento di un
piccolo coro ligneo.
La Chiesa così come si presenta oggi non
è quindi quella delle origini, infatti, è stata
parzialmente rifatta nel 1828, come si evince dalla data, incisa
sulla facciata della Chiesa, a destra del portale d'ingresso.
L'ingresso originario doveva essere dalla facciata destra della
Chiesa, attraverso una piccola porta ora murata.
Nel 1888 la Chiesa viene ampliata con una seconda
navata, posta sul lato sinistro.
LA FACCIATA DELLA CHIESA
La facciata della chiesa ha lo sviluppo a
capanna, con tetto a punta. La parte bassa è in pietra, mentre
la parte soprastante è in tufo. Essa è molto semplice e
lineare, priva di decorazioni, tinteggiata semplicemente con calce
bianca. Presenta un portale a tutto sesto con archivolto in pietra
che poggia su due mensole laterali. Nella parte superiore vi è
una grossa finestra sagomata, che ha lo scopo di irradiare luce
all'interno della chiesa, la quale è sormontata da un oculo,
che consente al sottotetto di arieggiare. Il tetto, infatti, è
in capriate di legno, ed è rivestito di tegole. In cima al
tetto spiovente vi è una piccola statua in pietra che
raffigura un santo, probabilmente Sant™Andrea. La facciata
della chiesa è per un terzo nascosta da una costruzione
adiacente al luogo di culto e presenta una scalinata di accesso ad
un'abitazione privata sul lato sinistro. Sul lato destro della
facciata si nota una formella in pietra che porta scolpita una
croce greca, anch'essa testimonianza del culto greco che veniva
officiato, mentre più a lato si nota l'iscrizione: A.D. 1828,
l'anno della ricostruzione.

Chiesa
Sant’Andrea, facciata, particolare, portone
d’ingresso
Sul lato destro della chiesa si notano tre grosse
arcate completamente murate e una serie di aperture, anch'esse
murate, ma ben visibili: un piccolo rosone semimurato, una piccola
porta, che farebbe pensare a un'edicola se non fosse sormontata da
un arco composto di conci lapidei, ma che in realtà costituiva
l'accesso alla Chiesa, due altre piccole aperture cieche ed una
finestra murata, anch'essa con stipiti ed arco in pietra.
Dal lato sinistro della Chiesa, s'innalza un
campanile ottocentesco, basso, più simile a una torre, mentre
quello originario doveva essere a vela. Esso presenta sui quattro
lati una grossa monofora di stile gotico alla cui base vi è
una balaustra, traforata che forma un gioco di rombi. La torre
campanaria termina con uno stretto pinnacolo, che presenta
un'apertura sui quattro lati, al di sopra del quale è issata
una croce metallica.
L'INTERNO DELLA CHIESA
L'interno della Chiesa presenta una navata
centrale, con tre archi a tutto sesto. A destra, il primo arco
è a ridosso della cantoria, sulla quale è posizionato un
organo che risulta essere il più antico fra quelli presenti
nelle chiese di Gioia. Come risulta dai documenti della
Confraternita, l'organo fu lì collocato nel 1745.
Nell'arco a tutto sesto di destra c'è un
altare, che originariamente doveva essere dedicato all'Immacolata
Concezione, come si vede dal medaglione marmoreo presente alla sua
base e dalla raffigurazione argentea presente sul tabernacolo; esso
è sormontato da una nicchia contenente la statua di S. Anna
con la Madonna bambina. Questo gruppo sacro è racchiuso tra
due colonne scanalate con capitelli corinzi, che sorreggono un alto
frontone. Nel terzo arco è presente un altro altare, che alla
base presenta una Croce e sulla porta in argento del tabernacolo
presenta la scena di Gesù consolato dall'angelo nell'Orto
degli Ulivi. Nella parte superiore vi è una nicchia che
racchiude un Crocifisso. Due statue raffiguranti altrettanti
angeli, che sorreggono un candeliere, sono presenti ai lati
dell'altare.
Nella parte terminale destra un grande dipinto
occupa quasi tutta la parete: rappresenta la Madonna incoronata
Regina dalla Santa Trinità e circondata dai due lati da
angeli. In basso a destra il dipinto raffigura San Pietro e
Sant'Alfonso; mentre sul lato destro sono raffigurati Sant'Andrea e
san Francesco Saverio.
Fra un arco e l'altro vi sono dei pilastri o
paraste, dipinti in finto marmo, sormontati da capitelli ionici,
dorati. La volta della chiesa, a botte, è divisa in tre
comparti, decorata da lunette, che presentano degli angeli dipinti
a tempera.
Sull'altare maggiore, che presenta la porta del
tabernacolo in argento che raffigura Gesù risorto, un
crocifisso dorato e degli artistici candelieri, in una nicchia si
trova la statua dell'Immacolata Concezione, la cui festività
si celebra l™8 dicembre. La Madonna, che è coronata di
stelle e circondata da quattro angeli, due in posizione eretta ai
suoi lati e due ai suoi piedi, poggia su uno spicchio di luna e
schiaccia un serpente. L'arco che delimita il catino absidale
è suddiviso in cinque spicchi, nei quali sono disegnati
altrettanti angeli dalle lunghe vesti bianchi che tengono tra le
braccia fasci di fiori.
Dietro l'altare maggiore, disposto a semicerchio,
si trova un coro con diversi scanni in legno. Nei pennacchi della
cupola centrale sono raffigurati i quattro evangelisti.
La navata di sinistra, edificata nel 1888, è
costituita da tre archi œscemi, detti così perché un
po' schiacciati al centro o ribassati. Sull'altare, nella cappella
di sinistra, c'è il dipinto della Madonna delle Grazie, che ha
sulle ginocchia il Bambino a cui sta porgendo il suo seno. Nello
stesso dipinto sono anche raffigurati, a metà figura, S.
Giuseppe sul lato sinistro, e S. Francesco da Paola su quello
destro. Sul capo della Vergine e di Gesù vi è una corona
d'argento; nella parte superiore è raffigurata la Santissima
Trinità che veglia sulla Sacra Famiglia. Questo dipinto risale
al secolo XVIII.
Nella stessa navata si trova una statua della
Madonna delle Grazie con il Bambino Gesù in una nicchia a
destra mentre una statua di S. Giuseppe con il Bambino Gesù in
braccio è presente nella nicchia sul lato sinistro. Nella
soprastante semicupola a cinque spicchi sono raffigurate delle
teste di angeli. Sopra la porta della sagrestia c'è un
medaglione che racchiude l'icona di Sant'Andrea con una croce ad
œX e, di fronte, quella di S. Pietro. Sotto il medaglione di
Sant'Andrea si può ammirare un quadro che raffigura la scena
della crocifissione del Santo su una croce ad œX (detta
appunto Croce di Sant'Andrea). Sempre nella navata di sinistra,
dopo l'altare si trova la nicchia dell'Addolorata, vestita di nero,
con un pugnale nel cuore. Sulla nicchia della Madonna un affresco
raffigura il cuore di Gesù trafitto, inscritto in una corona
di spine. Nella parte sottostante c'è un'altra nicchia che
racchiude una statua che raffigura il Cristo deposto nel sepolcro,
fra tre angeli: uno regge una corona di spine e un altro regge una
Croce, mentre sullo sfondo è dipinto il Calvario con tre
Croci.
Nella sagrestia c'è un'acquasantiera di
forma circolare con una croce bizantina in rilievo, sul fondo,
scolpita in pietra e decorata all'esterno, con tre testine
alate.
Nel corso di lavori di consolidamento,
ristrutturazione e restauro, eseguiti nel 2000 è venuto alla
luce un ipogeo, ambiente che probabilmente è stato utilizzato
dalla Confraternita come Cimitero. L'ipogeo, posto al di sotto
della navata, in posizione quasi centrale, risulta di modeste
dimensioni e il suo accesso era stato occluso in seguito al
rifacimento della pavimentazione della Chiesa. Purtroppo tale
ritrovamento non ha offerto (probabilmente perché è stato
sconvolto a seguito dei lavori di pavimentazione del secolo scorso)
ulteriori notizie sulla storia della chiesa. Ulteriori indagini
potrebbero portare alla scoperta di altri ipogei e far luce non
solo sulla storia del luogo sacro, ma anche sull'antico abitato di
Gioia, sviluppatosi originariamente proprio intorno alla chiesa di
Sant'Andrea.
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