Il fonte battesimale, è costituito da una grande conca circolare poggiante su una colonnina e da un basamento, rifatti in anni recenti.
Della conca non si conosce la collocazione originaria, dai documenti di archivio si apprende che esso si trovava nel museo archeologico e che su proposta dell’ing. Signorile Bianchi, responsabile dei lavori di sistemazione dell’interno della cattedrale, fu sistemata all’interno delle strutture liberate dalla demolizione del prospetto dell’oratorio del SS. Sacramento. fonte-battesimaleLa conca ha una circonferenza di quattro metri; è in granito e mostra una decorazione divisa in due zone.

La parte inferiore presenta una serie di incisioni alternate ad elementi allungati in rilievo, raccordati tra loro all’estremità superiore. Al disopra, per un’altezza di cm 6,5 si sviluppa una fascia precorsa da sottili incisioni disposte diagonalmente a fingere un cordone; il tutto risulta conchiuso da una fascia alta cm. 7,5, leggermente incassata su cui corre la seguente iscrizione preceduta da una croce:

S(ANC)TAE ANDREA SA(---)TE GAU (DET ? OP ?) ERA URSO LABORATOR HUIUS FONTISQUE PARATOR

Da quanto leggibile si può dedurre che l’esecutore materiale e l’ideatore del manufatto fu un certo Urso ed in via ipotetica si potrebbe ritenere che il nome Andrea, che compare all’inizio dell’iscrizione, possa riferirsi all’Andrea arcivescovo della città di Bari tra il 1061(o 1062) e il 1078, e che quindi la conca sia da riferire al settimo decennio dell’XI secolo.