Sullo scudo ovale, partito entro cartigli a doppie volute, insegna della città di Bari, decorato in basso dalla testa di un cherubino, è scolpito a mezzo busto la figura di San Nicola, patrono di Bari
Il bassorilievo ha una funzione di vero e proprio sigillum, come attestato dalla lapide sottostante con l'iscrizione

"AERE PUBBLICO A FUNDAMENTIS A.D. MDCXVII"

collocata l'11 aprile del 1617, a conclusione dei lavori di ricostruzione del campanile, per conto dell'Arcivescovo Ascanio Gesualdo e dell'Università barese, dopo il crollo avvenuto il 29 novembre 1613.
(da “Santi di strada - Le edicole votive della città vecchia” a cura di Nicola Cotrone e Nino Lavermicocca)