La masseria Santa Candida si trova in contrada
Santa Candida, da cui prende il nome. E’ una masseria di
grandi dimensioni, inserita ai margini di ampie zone boschive, ed
è chiusa perimetralmente. La dimora padronale, in pietra
calcarea, posta in zona quasi centrale, è la costruzione di
maggiore rilievo. La facciata principale è arricchita dalla
presenza di un campanile a vela. L'angolo che si protende verso est
è chiuso da una cappella sulla cui facciata
un’iscrizione in latino ci ricorda l’anno della sua
fondazione, il 1639.
La masseria è composta da vari ambienti. Il
primo piano comprende due edifici bassi; al centro è presente
un grande arco rientrante che immette nella masseria, che si
sviluppa su due piani.
Una breve scalinata esterna raggiunge il portale
con stipiti in pietra che dà accesso al retrostante androne in
cui si svincola la rampa per l’accesso al primo piano
occupato da ambienti voltati e illuminato da finestre con
modanature ad arco ribassato. I locali di servizio sono attestati
nella zona antistante al fabbricato residenziale, le stalle,
coperte da tetto a chiancarelle si sviluppano in un volume che crea
una continuità con il complesso masseriale.
Nel Settecento, probabilmente nel 1740, subisce
un ampliamento, mentre nell’Ottocento è oggetto di
restauri o ristrutturazione, soprattutto per quanto attiene alla
dimora padronale sita al primo piano e alla facciata principale.
Tutto il complesso rurale e la sottostante grotta, di vaste
dimensioni, che ha portato alla luce resti della presenza remota
dell'uomo, provano che questa masseria è stata abitata da
contadini sin da tempi remoti. E' una delle più antiche tra le
masserie presenti nel territorio gioiese.
CHIESETTA SANTA
CANDIDA
La cappella di Santa Candida è ubicata a
circa otto chilometri a SE di Gioia, in contrada Santa Candida. La
pianta ha forma rettangolare e nel complesso la chiesetta si
può paragonare ad una tipica casetta di campagna. E' costruita
in pietra e con altro materiale povero.
La facciata principale, che termina a spiovente
abbastanza pronunciato, è lineare e semplice; presenta sul
portone d'ingresso una mensola sporgente sulla quale è murata
una lapide. La facciata della masseria annessa alla chiesa presenta
un campanile a vela. Attualmente è adibita a deposito
attrezzi. Un tempo si celebrava la messa tre volte la settimana
dalle ore 6 alle ore 7. Su una targa in pietra è riportata la
seguente iscrizione in latino: D.O.M. Barbarie temporum jam
factum ludibrium agricolae et pecoris sacellum hoc Sanctae Candidae
junioris ei aedificatum elemosinis anno MDCXXXIX (1639 ?) D. Thomas
Addabbo, D. Donatus Panessa cl Janes Ant. “ Monte,
acquid Paulus Losito elemosynis priorum instaurarunt A.D.
MDCCXL.
Targa in pietra
Nella zona retrostante la chiesetta si trova
l'ingresso di una grotta, nella quale si racconta sia stata
rinvenuta l'effigie di Santa Candida.
All'interno della piccola chiesa si può
ammirare un altare in pietra lavorata, alla cui base è
scolpita una croce greca inscritta in un cerchio, circondata da due
angioletti.
Dettaglio dell'altare
Sull'altare insiste una lunetta affrescata a
tempera in cui è raffigurata Santa Candida giovane, circondata
da angeli, Santa riconoscibile dal fatto che l'iscrizione della
lapide posta sulla facciata della chiesa riporta il suo nome.
L'affresco non è in buono stato di conservazione e
necessiterebbe di un restauro.
Affresco: S. Candida
GROTTA DI SANTA
CANDIDA
La grotta di Santa Candida è tra le più
belle e quella di maggiori dimensioni rispetto alle altre esplorate
e presenti nel sottosuolo del territorio di Gioia del Colle, non
sfugge al fenomeno del carsismo e agli effetti che esso
produce.
Anche questa è una grotta conosciuta da
qualche secolo, infatti, è localizzata a sud-est di Gioia,
nelle vicinanze dell’omonima masseria, la cui costruzione
risalirebbe al 1639. Tutto il complesso rurale e la sottostante
grotta abitabile, per gli evidenti segni della presenza dell'uomo
sin da tempi remoti, provano che già in tempi lontani questa
masseria costituiva una curtis, ossia un piccolo centro di
vita comunitaria di persone dedite all’agricoltura.
La grotta è costituita da un’unica
caverna di forma sub circolare con alto soffitto e cono detritico,
si presenta concrezionata con caratteristiche formazioni stalatto-
stalagmitiche di colore biancastro. Un tempo la grotta deve aver
ospitato una vasta colonia di pipistrelli, il cui deposito di guano
pare sia stato estratto a fini commerciali agli inizi del secolo
scorso. Lo testimonierebbe un pozzo perforato nella viva roccia del
soffitto della cavità attraverso il quale il prezioso
fertilizzante era estratto in superficie.
FONTI:
- Articolo
scritto dal Prof. Francesco Giannini il 20/12//2010 e tratto da
http://www.gioiadelcolle.info/index.php?s=MASSERIA+SANTA+CANDIDA+
- A.
Calderazzi, Itinerario culturale tra le masserie della provincia
di Bari, Levante Editori, Bari 1997
- Franco
Marvulli, Agrodolce – Masserie a Gioia del Colle, n. 5
Fogli di identità territoriale / maggio 1998, Comune di Gioia
del Colle, Assessorato alla Cultura.
- Walter
Ivone, “Fatica d’acque – le grotte di Gioia
del Colle”, n. 13 Fogli di identità
territoriale/marzo 2002, Comune di Gioia del Colle, Assessorato
alla Cultura.
- Articolo
scritto dal Prof. Francesco Giannini il 17/5//2010 e tratto da
http://www.gioiadelcolle.info/2010/05/17/le-grotte-
nel-territorio-di-gioia/#more-10472
- Articolo
scritto dal Prof. Francesco Giannini il 22/3/2010 e tratto da
http://www.gioiadelcolle.info/2010/03/22/le- chiese-
rurali-parte-i/
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