Il palazzo in questione, situato su Corso Vittorio
Emanuele, è uno dei tanti edifici appartenenti alla famiglia
Cassano. Sulla sua storia non si sa nulla, ma un’idea di cosa
rappresentassero e rappresentino palazzi di tal fattura, la si
può cogliere da un testo scritto nel 1970 da alcuni ragazzi
della 2aC della Scuola Media Statale “E.
Carano”, che nell’ambito di un progetto scolastico
durato 3 anni e che vide coinvolti 39 insegnanti e 460 alunni, si
occuparono degli antichi palazzi di Gioia del
Colle.
“Quell’impronta di un’epoca
passata, che caratterizza le ville sparse nelle campagne gioiesi,
si ritrova nei palazzi signorili, tuttora in buone condizioni, che
sorgono nella parte centrale della nostra cittadina. In questi
vivono ancora i discendenti delle più note e nobili famiglie
della nostra popolazione.
Certo qualche volta proviamo un senso di
tristezza, se paragoniamo queste maestose dimore con le umili e
basse case di alcuni borghi di Gioia, dove vive tanta povera gente.
Tuttavia noi ragazzi ammiriamo la suntuosità e
signorilità di questi palazzi che rompono la monotonia delle
sobrie abitazioni circostanti. Entrando si prova timido rispetto
per la signorilità dell’ambiente: che scalinate
monumentali, che ringhiere artisticamente lavorate!
Nell’interno gli ambienti sono vasti e le pareti ed i
soffitti sono abbelliti con pitture e decorazioni di gusto
raffinato. I grandi saloni, in particolare, sono resi più
caldi e confortevoli dai tendaggi di velluto e baroccato pregiato e
da magnifici quadri dalle cornici di squisita fattura. I padroni
abitano ben protetti nella parte più interna della
casa.
Rassegna fotografica tratta dal testo "Gioia
del Colle - per chi sa ancora ascoltare"
Progress Communication Divisione Editoria -
Foto di Luca De Napoli.
Ci guardiamo intorno: abbondanti le suppellettili
che testimoniano la civiltà, i gesti, la moda di tanti anni
fa, tutti particolari che suscitano in noi impressioni ed emozioni
varie. Questi palazzi, naturalmente, riflettono gli elementi
architettonici tipici dell’età in cui furono costruiti e
spesso si notano anche particolari di modelli e forme derivati da
influssi di arte straniera. Infatti, si sa che spesso, specie in
Italia meridionale, è avvenuta una fusione di elementi e gusti
artistici derivati dall’incontro di stili
disparati.
Intorno a questi palazzi, oggi, spesso manca
l’oasi verde dei prati e dei grandi alberi di acacie e di
pini che c’era una volta e che ora per esigenze edilizie,
è andata perduta.
I più caratteristici palazzi sono: Palazzo
Lattarulo, Palazzo Pagano, Palazzo Signorelli, Palazzo Soria e
Palazzo Cassano".
FONTI:
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Prof. Antonio
Lozito ed alunni Bellacicco Giacinto e Resta Tommaso della
2aC della Scuola Media Statale “E. Carano”,
Gli antichi palazzi, tratto da Gioia del Colle, oggi
– Lavori di gruppo proposti dal Preside Giovanni Bozzo,
1970, Japigia Editrice, Bari
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