CHIESA E CONVENTO DEI PAOLOTTI
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011_03: Seminario vescovile. Facciata

Sito n.: 11 - CHIESA E CONVENTO DEI PAOLOTTI

La chiesa e il convento dei Paolotti sorsero nella prima metà del XVII secolo, su una preesistente cappella dedicata a Sant'Angelo ( o S. Michele Arcangelo?), sita, a quei tempi, al di fuori delle mura che delimitavano il centro urbano. La fondazione si deve all'abate Giulio Cesare Tarsia, che nel 1619 donò tale cappella, per favorire l'ingresso in Conversano del nuovo ordine religioso. nel corso dei secoli il convento accrebbe la sua importanza, grazie sia ai contributi dei cittadini conversanesi che alle attività dei frati. Il convento divenne sede del Seminario vescovile agli inizi dell'Ottocento, dopo la soppressione dell'Ordine dei seguaci della regola di S. Francesco da Paola. A tale cambiamento nella destinazione d'uso dell'edificio corrisposero dei lavori di riassetto del fabbricato piuttosto significativi. In particolare, intorno al 1860, il vescovo mons. Mucedola affidò all'architetto conversanese Sante Simone, la direzione dei lavori di rifacimento della facciata rivolta al Castello, che tuttora conserva la bella veste neoclassica.

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164_02: Facciata della chiesa

La facciata della chiesa si presenta estremamente semplice e lineare, in bugnato rustico, con un unico portale, in posizione centrale, sormontato da un timpano triangolare e da un finestrone rettangolare al livello superiore. Il prospetto si conclude superiormente con un imponente timpano curvilineo.
L'interno è a navata unica, allungato e modificato in stile neoclassico nel 1804 dall'architetto G. Gimma; al periodo barocco risalgono, invece, gli arredi, tuttora perfettamente conservati. Sulle fiancate laterali sono presenti grandi lesene sormontate da capitelli ionici. Tra queste sono collocate alcune cappelle adornate da altari e tele di epoche diverse (per lo più sei e settecentesche), alcune delle quali eseguite dal pittore Samuele Tatulli di Conversano. In una nicchia della conca absidale è collocata una statua in carparo raffigurante San Michele Arcangelo, proveniente dalla cappella preesistente, nucleo originario della chiesa. L'altare maggiore ospita la tela del pittore napoletano Paolo Finoglio, raffigurante la Vergine con Bambino e i Santi Sebastiano e Rocco, ascrivibile al primo decennio del secolo XVII. Tale opera, benchè considerata dagli storici dell'arte una copia del dipinto eseguito da Palma il Giovane per la Cattedrale di Monopoli, è testimonianza comunque dell'abilità pittorica propria del Finoglio; in particolare è possibile sottolineare una chiara affinità dei cherubini di questa opera con quelli rappresentati nel quadro San Benedetto e San Biagio, ritenuto il capolavoro assoluto dell'artista napoletano.
Di notevole pregio è anche il pulpito ligneo esagonale decorato con testine di cherubini e con l'emblema dell'ordine dei Minimi, ovvero il sole con la scritta CHARITAS; esso è stato realizzato in pieno Seicento per mano di abili intagliatori locali. Entro i riquadri della cantoria sono collocati sei dipinti raffiguranti scene della vita di S.Francesco da Paola, realizzati dal pittore pugliese Domenico Antonio Carella, molto attivo a Conversano nel XVIII secolo.
La volta è a botte, decorata a lacunari esagonali, e contribuisce a completare il forte senso di unità ricercato utilizzando l'aula unica, secondo i canoni costruttivi tipici delle chiese francescane. Attualmente il Seminario Vescovile è anche sede dell'Archivio Diocesano, dell'Archivio Capitolo Cattedrale e della Biblioteca del Seminario Vescovile, che conserva splendidi volumi del periodo tra il 1400 e il 1800.
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164_03: Pianta della chiesa

graphic164_04: Pianta dell'intero complesso

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164_05: Sezione trasversale della Chiesa e dell'ex Convento

Orari d'apertura al pubblico:
Archivio Diocesano: aperto dal Lun. al Ven., ore 10- 12, il pomeriggio su appuntamento.
Chiesa: Orari SS. Messe- Giovedì ore 19.00. In altri orari verificare l'apertura al momento della visita.
Accessibilità: l'accessibilità alla chiesa è limitata dalla presenza di due gradini. Inoltre prima di arrivare alla porta d'ingresso occorre percorrere una discesa con una pendenza maggiore del 5%.

Bibliografia:
ARMIDA, 2001: Conversano, città d'arte. ARMIDA, Conversano, pp. 50
MARINA ESPOSITO e LAURA MITAROTONDO, 1999: Chiesa e Convento del Carmine a Conversano, CONGEDO EDITORE, Galatina (LE), pag. 76

Link:
http://www.retepuglia.uniba.it/ComuneConversano/comune%20di%20conversano/pinacoteca/periodo%20conversanese.htm