PORTA ANTICA DELLA CITTÀ
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020_01: Stemma di Conversano e altorilievo di S. Michele Arcangelo

Sito n.: 20 - PORTA ANTICA DELLA CITTA'

Fino agli inizi dell'Ottocento lo spazio tra il castello Acquaviva d'Aragona e le antiche mura della città,(nei secoli inglobate in case private e nell'area dell'ex convento di S. Giuseppe) era chiuso dalla più antica delle “porte”, denominata originariamente “Porta maggiore” o “Porta del Castello”.
Non ci sono notizie precise sulla sua edificazione, ma certamente essa risale all'epoca medievale, che fu periodo di grande sviluppo per questa zona della città, vicina ai tre poli del potere (il castello, la Cattedrale, Il monastero di S. Benedetto). Un disegno del seicento, realizzato dal Pacichelli mostra la porta collocata tra due torri cilindriche. Nella parte superiore della porta era inserito lo stemma della città di Conversano e l'altorilievo di S. Michele Arcangelo, che sono oggi posizionati su una parete dell'edificio difronte al castello. Tali sculture sono databili al XVII sec., anche per analogia con lo stemma riportato su Porta Acquaviva. In particolare la scultura di S. Michele potrebbe essere stata collocata sulla porta per dedicare al santo la città, o per chiedere al santo protezione contro il male (nemici, epidemie...) identificato nel demonio abbattuto dal Santo.
Nel 1828 si decise per la demolizione della porta, al fine di attuare un progetto di risistemazione dello spazio antistante che prevedeva anche la costruzione di una strada (detta “Mediterranea”) di collegamento con Rutigliano che, girando all'esterno delle mura, conduceva a Castellana. Proprio in occasione dell'abbattimento della porta lo stemma e l'altorilievo furono salvati e ivi posizionati.

Bibliografia:
Marina Esposito e Laura Mitarotondo, 1999: Chiesa e Convento del Carmine a Conversano. Congedo editore, Galatina.