CHIESA E CONVENTO DEL CARMINE
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030_02: Chiesa. 

Sito n.: 30 - CHIESA E CONVENTO DEL CARMINE

La prima notizia storica relativa alla presenza dei Carmelitani a Conversano risale al 1617: si tratta di un atto notarile rogato nel chiostro del convento. Il primo nucleo conventuale era intitolato a San Leonardo ed era adiacente ad una preesistente chiesa rurale, demolita per ampliare il monastero e la piazza antistante. Sono tuttavia ancora parzialmente visibili, nel chiostro, le tracce di questa costruzione. Dal 1625 al 1636 sono documentate varie donazioni di beni patrimoniali che permisero alla comunità carmelitana di crescere. Tuttavia nel 1652 l'autorità ecclesiastica, su disposizioni venute dalla sede pontificia, ordinò per un certo tempo la chiusura del convento conversanese a causa del suo scarso numero di monaci. È probabile che per questa ragione i Carmelitani abbiano chiesto il sostegno della famiglia comitale di Conversano, i conti Acquaviva, sensibili nei confronti degli Ordini religiosi presenti sul territorio. In particolare, la contessa Isabella Filomarino, animata da intenti devozionali e da una personale attenzione verso i Carmelitani, sostenne l'Ordine. Infatti, pur attraversando un difficile momento politico, gli Acquaviva decisero di appoggiare le richieste dei Carmelitani e di finanziare la ricostruzione della chiesa del Carmine, che fu ultimata nel 1662 col concreto aiuto della Filomarino, come si legge nell'iscrizione sul portale d'ingresso.
Finanziando la costruzione della chiesa i conti di Conversano non solo confermavano il loro grande mecenatismo, ma molto probabilmente cercavano anche di valersi dell'aiuto e del prestigio dell'Ordine presso i reali di Spagna.
Isabella Filomarino resse la contea fino alla sua morte nel 1679. I Carmelitani, per onorare la sua memoria, fecero realizzare un ritratto dell'anziana nobildonna in abito da terziaria. In cima al dipinto, conservato nella chiesa, è inserito lo stemma gentilizio mentre, nella parte inferiore, viene ricordato il suo grande mecenatismo.
Architettonicamente la chiesa presenta una facciata piuttosto sobria ed un interno, imbarocchito nel corso degli anni successivi, ricco e sfarzoso.

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030_01: Chiesa e convento.

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030_04: Portale d'ingresso.

L'ambiente, ad aula unica coperta da volta a botte, presenta lungo i fianchi quattro cappellette per lato, con altari lignei seicenteschi e pregevoli tele dei secoli XVII e XVIII. Sono presenti anche un pulpito e due cantorie in legno dorato. L'altare maggiore, anch'esso ligneo e dorato, è sormontato da grandi colonne tortili, al cui centro campeggia la tela raffigurante la Madonna del Carmine con Santi dell'Ordine carmelitano, opera del pittore napoletano Andrea Malinconico. Alla base, per attestarne la committenza, sono rappresentati gli stemmi degli Acquaviva d'Aragona e dell'Ordine Carmelitano. L'immagine del Padre Eterno con nimbo triangolare e una grande corona a baldacchino sorretta da angeli si stagliano sul monumentale altare.
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030_05: Interno.

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030_11: Stemmi ai lati dell'altare maggiore.

Ai lati dell'altare sono presenti due porte, dalle quali si accede alla retrostante abside, dov'è collocato un elegante coro ligneo intagliato e dipinto della seconda metà del XVIII secolo. Le spalliere recano l'immagine dipinta di un santo o di una santa carmelitani; sulla scaletta centrale è rappresentata, invece, la Madonna.
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030_14: Pianta della chiesa con cappelle laterali.

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168_01: Ingresso al ex-convento.

In occasione dei restauri, effettuati nel 1997 dopo una serie di indagini diagnostiche, sono state redatte dall'architetto C. D. Mastronardi numerose tavole che ripercorrono l'evoluzione storica del complesso e che ne rappresentano le condizioni prima nel 1995. Oggi il convento è sede dell'Ospedale civile “F. Jaja”.
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168_03: Ricostruzione storica del piano terra dall'origine al 1809.

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168_04: Ricostruzione storica del piano terra dal 1809 al 1907.

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168_05: Ricostruzione storica del piano terra dal 1913 al 1960.

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168_06: Ricostruzione storica del piano terra dal 1960 al 1980.

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168_07: Piano terra. Rilievo dell'esistente al 1995.

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168_08: Primo piano. Rilievo dell'esistente al 1995.

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168_09: Secondo piano. Rilievo dell'esistente al 1995.

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168_10: Sezioni. Rilievo dell'esistente al 1995.

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168_11: Sezioni. Rilievo dell'esistente al 1995.

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168_12: Prospetto sud. Rilievo dell'esistente al 1995.

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168_13: Prospetto nord. Rilievo dell'esistente al 1995.

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168_14: Prospetto est. Rilievo dell'esistente al 1995.

BIBILOGRAFIA
ARMIDA, 2001: Conversano, città d'arte. ARMIDA, Conversano, pp. 51-53.
Associazione turistica PRO LOCO-Conversano, 2004: Conversano. SCHENA EDITORE, Fasano di Brindisi, pp. 46-49.
Marina Esposito e Laura Mitarotondo, 1999: Chiesa e Convento del Carmine a Conversano. Congedo editore, Galatina.
Vito L'Abbate, 2005: Ricerche storiche su Conversano e dintorni, Vol. III. Tipolitografia Pineta-Conversano, Conversano, pag. 65.