ARCO (PORTA) DELLE GABELLE
graphic
038_03: Arco della Gabella visto da via Marconi

Sito n.: 38 - ARCO (PORTA) DELLE GABELLE

E' la più antica delle porte, tra quelle ancora oggi conservate, e risale alla città medievale. Infatti l'epigrafe collocata nella muratura reca la data 1338, nonché lo stemma del conte Gualtieri di Brienne, che ne fu il committente. L'apertura della porta si rese necessaria per via della formazione di un agglomerato di case al di fuori delle antiche mura che circondavano il centro antico. L'edificazione della chiesa e del convento dedicati a S. Francesco d'Assisi avevano, infatti, stimolato la formazione del primo nucleo di abitazioni che costituirà, poi, il Casalvecchio. La porta era detta “delle Gabelle” perchè situata nei pressi di un locale adibito alla riscossione della gabella per la farina da parte di coloro che facevano macinare il grano nei vicini mulini comunali.
Dal punto di vista architettonico la porta presenta un ingresso a sesto acuto, seguito da un vaon con volta a botte in cui era aperta una botola per riversare materiale in difesa dagli assalitori. Sono visibili tuttora i reggicardini in pietra, in cui si inserivano i portoni di chiusura.
Durante la notte questa e le altre porte della città venivano tenute rigorosamente chiuse e la loro custodia era affidata al Camerlengo, amministratore del Comune.

Bibliografia:
Marina Esposito e Laura Mitarotondo, 1999: Chiesa e Convento del Carmine a Conversano. Congedo editore, Galatina, pag.72
Vito L'Abbate, 1984: Storia e cultura in terra di Bari, Vol. II. Congedo editore, Galatina, pag.231