Cattedrale di S. Michele Arcangelo.
Costruita in stile Neoclassico sulle fondamenta del
duomo romanico del secolo XIII custodisce, opere
di Michele De Napoli e statue lignee dello scultore
terlizzese Giuseppe Volpe. Di grande interesse è la
cappella interna della Madonna di Sovereto
Sito n.: 3 - CATTEDRALE DI S. MICHELE ARCANGELO
L'attuale Cattedrale neoclassica di S. Michele Arcangelo
sorge sulla precedente Collegiata di S. Michele, eretta
fra il 1236 e il 1387, che per circa sette secoli fu chiesa
madre della città e, fino alla costruzione del Cimitero di
S. Maria delle Grazie, il suo più importante sepolcreto.
Il duomo medievale fu eretto fra il 1236 e il 1387, ideato
dal prestigioso arciprete Guaranno1, membro di un'antica
e nobile famiglia normanna, erede di una già costituita
signoria ecclesiastica di tipo feudale, e per oltre un
trentennio, a partire dal 1226, indiscusso arbitro della
vita politica, sociale e religiosa del paese. Egli, al fine di
innalzare un grande e artistico tempio al santo patrono,
l'Arcangelo S. Michele, ingaggiò i più noti architetti-
scultori operanti in quel tempo nella zona, come il
maestro comacino Gualtiero da Foggia, artefice
dell'altare maggiore e del ciborio nella cattedrale di
Bitonto e dell'ambone nel duomo di Bari, realizzatore
probabilmente della Collegiata. Tuttavia dell'antico
edificio non è rimasto quasi nulla eccetto alcuni
frammenti disseminati e incastrati in diverse fabbriche
cittadine settecentesche2 e il portale a doppia ghiera
ogivata, privo di protiro, con lunetta e architrave
raffiguranti scene della vita e della morte del Redentore,
firmato da Anseramo da Trani e ricomposto sul fianco
della chiesa della Confraternita del SS. Rosario.
La maior ecclesia Sancti Angeli, istituzionalmente
organizzata in una collegiata ricettizia di patronato laicale
e officiata da un suo numeroso capitolo e clero, era un
organismo architettonico di tipo basilicale a croce
commissa (o latina), a tre navate con transetto e abside
affrescata ricavata nello spessore murario di fondo alla
navata centrale, e tre portali di ingresso sulla facciata
principale a cuspide, rivolta ad occidente, alla pari di
quasi tutte le coeve cattedrali romaniche pugliesi. La
nave maggiore ed il transetto erano coperti da un tetto a
doppio spiovente, sostenuto da un'armatura di capriate
lignee a vista dipinte, che poi, nel seicento, furono
occultate da soffitti intelaiati e dipinti. Le navatelle, più
basse, con volta a crociera, erano coperte da un tetto ad
unico spiovente. Nave e navatelle erano ripartite e legate
fra loro da sei colonne di pietra, tre per lato sull'asse
longitudinale, mentre il transetto, con funzione centrale
di presbiterio, sopraelevato di pochi gradi sul pavimento
dell'aula, era da questo diviso da due pilastri cruciformi
di sostegno dell'arco trionfale e di quelli terminali delle
navatelle. L'invaso spaziale della chiesa era illuminato da
una serie di finestre bifore e monofore ricavate sulle
pareti della navata centrale e del transetto3.
A settentrione in adiacenza all'esterno del lato minore
del transetto, era sita la Cappella del Sacramento,
manifestamente più antica per struttura ed architettura,
comunicante con la chiesa. Tale cappella era quasi
certamente l'”Ecclesia Sancti Angeli”4 fatta costruire dal
conte normanno Amico, signore di Giovinazzo e di
Terlizzi, nel 1073, e non demolita in seguito all'erezione,
fra il 1236 e il 1287, della Collegiata5 assurta a Chiesa
Cattedrale il 27 settembre 1750, bensì inglobata in essa.
Nella parte postica del transetto,sulla sinistra, svettava
un alto e robusto campanile, eretto nel 1516 da un
maestro Stefano Palumbo, esemplato da quello di Trani,
composto da quattro registri e dotato di quattro
campane. La cripta era adibita a sepolcreto o conditorio
dei sacerdoti e della comunità. Sulle navate laterali tra la
fine del '500 e la metà del '600 si succedette l'erezione di
cappelle devozionali.
Colleggiata S. Michele. Ricostruzione ideale del
prof. P. Tempesta sui dati forniti dallo storico G.
Valente (1973).
Il duomo medievale fu interamente demolito nel 1782.
Due avvenimenti avevano sortito la necessità di costruire
una nuova e più grande chiesa: l'elevazione della
Collegiata a Cattedrale con la concessione della cattedra
vescovile (6 novembre 1749) dopo sette secoli di
controversie con la diocesi di Giovinazzo, da cui fino ad
allora Terlizzi era dipesa; e il conseguito riscatto dalla
feudalità, il 1770. Dinanzi alle indecisioni del Clero e del
Decurionato e in seguito alle inasprite lotte tra i due
partiti cittadini, dei “galantuomini” e dei “popolari”, circa
la scelta del sito della nuova cattedrale, dispute
protattesi per decenni, il 2 dicembre 1782 una fazione di
coraggiosi, armati di scale e picconi, salirono sui tetti e
diedero inizio allo smantellamento del duomo.
Cosicchè Mons. Michele Contenisi, vescovo di Giovinazzo
e di Terlizzi, incaricò del progetto l'architetto
Michelangelo Bonvino di Giovinazzo e il 9 marzo 1783 fu
posta la prima pietra6 della nuova cattedrale.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Prima pagina
del "Libro degli Esiti" della "Fabrica" della Chiesa
nuova conservato nell'Archivio Capitolare di
Terlizzi. (posa prima pietra)
L'edificio, dedicato il 28 aprile 1872, è frutto di un lungo
travaglio durato novant'anni tra difficoltà finanziarie,
enormi sacrifici del popolo e vari cambiamenti nei disegni
progettuali. Presbiterio, coro, sacrestia, campanili ed
ambienti capitolari sono realizzati su progetto
dell’ingegnere Giacomo Loiacono e, in seguito, dagli
architetti Giuseppe Matteucci e Michele Lamparelli.
Successivamente, Giuseppe Castellucci, Corrado de
Iudicibus, Federico Travaglia, Michele Lamparelli prima e
Nicola Molinini e Francesco Scolamacchia poi apportano
variazioni al transetto, alle volte e alle cupole7.
Nel 1864 Michele De Napoli modifica il disegno della
chiesa, segue i lavori fino al loro compimento e nel 1887
approva il progetto di costruzione del campanile.
Di carattere prettamente neoclassico, la cattedrale si
distingue per la compattezza delle masse volumetriche,
l'essenzialità nelle forme, l’immagine solenne e
maestosa.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Fianco
meridionale.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Fianco
meridionale.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Lastra tombale
apposta sul fianco meridionale.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Lastra tombale
del primo arciprete-prelato di Terlizzi Matteo de
Dannaris 1475-1488
Lo schema planimetrico è a croce latina, le navate
centrale e laterali si incrociano con il transetto e sono
sormontate dalla grande cupola.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Planimetria (di
Michele Gargano)
La facciata, grandiosa nel suo aspetto, presenta il portale
centrale e porte laterali, sormontate da finestre
rettangolari e si conclude con un timpano di stampo
neoclassico che ospita una grande finestra semicircolare.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Portale.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Scorcio col
campanile.
All'interno colonne e pilastri spingono in alto la copertura
e lo spazio è decorato da stucchi lucidi e colorati applicati
alle colonne, ai pilastri, alla cupola8.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Navata
centrale.
Si deve a Michele de Napoli l'arredo più importante del
tempio ornato con sue opere sino a farne una sorta di
pinacoteca sacra. Sugli altari del transetto sono collocate
le grandi pale con S. Tommaso e i dottori della Chiesa
che scrivono l'Officio della Eucaristia (1878) e
L'invenzione dell'Icona della Madonna di Sovereto
(1882). Ancora le belle tele con La Maddalena penitente
(1884), Le Marie che tornano dal sepolcro (1885), Il
Redentore (1885), cui vanno aggiunti un piccolo tondo
con L'Arcangelo Michele e forse alcuni ritratti di prelati
nella Sagrestia.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Altare con il
Redentore (1885) di M. De Napoli.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Altare con
l'Invenzione della Madonna di Sovereto (1882) di
M. De Napoli.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Organo.
Cattedrale di S. Michele Arcangelo. Altare con la
Disputa del Sacramento (1878) di M. De Napoli.
1 G. Valente, Feudalesimo e feudatari in sette secoli di storia di un Comune
pugliese(Terlizzi 1073 – 1779), I, Periodo normanno (1071 – 1194), Molfetta,
1982.
2 Cfr. V. De Chirico – A. Tempesta, Schegge di una cattedrale. Le pietre
erratiche della Collegiata di s. Michele Arcangelo (1235 – 1782), Terlizzi, 1998.
3 M. Gargano, Terlizzi.Le chiese, i conditori e il cimitero di Santa Maria delle
Grazie, Molfetta, Mezzina, 1981,p. 20.
4 G. Valente, Pagine di storia terlizzese, Molfetta, Mezzina, 1973, pp. 126 – 27
e p. 138, nota 28; M. gargano, op. cit., pp. 20 – 21.
5 F. Caraballese, Introduzione al Codice Diplomatico Barese, vol. III, Bari,
Cressati, 1960, pp. XXXVIII – XLI.
6 Archivio Diocesano di Terlizzi, Fabbrica nuova cattedrale, Libro degli Esiti,
Vol. I, p. 6
7 N. De Sario, Guida a Terlizzi, Escursioni storico critiche e visuali,Radio
Florlevante, 1986, p. 84.
8 A. Pappagallo, L'ottocento terlizzese, Tipolitografia Mare, 1981, p. 25.
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