CHIESA DI SANTA MARIA DI CESANO
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Cesano, Chiesa di Santa Maria.

Sito n.: 19 - CHIESA DI SANTA MARIA DI CESANO

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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Arco di accesso.

Due documenti redatti a Giovinazzo nel 1055 attestano la presenza di un misterioso benefattore, che si prende cura di ricostruire un'antica chiesa ormai fatiscente per la comunità di Cesano, un antico casale a mezza strada tra il locus Tillizzo e la via consolare Appio-Traiana.
Nella sua originaria bellezza la ecclesia Sancte Marie de Cisano doveva rivelarsi un autentico gioiello di arte preromanica e di perfezione artigiana, solida e ben rifinita, con il suo paramento murario di pietre locali perfettamente squadrate a martellina e disposte a corsi reglorari, aula unica a pianta rettangolare e orientata, secondo i canoni medievali, secondo l'asse est-ovest. Ha copertura a capriata con l'alto tetto a capanna ricoperto di coppi.
Sulla facciata principale si apre il portale recante il semplice ornamento di un doppio archivolto lunato con estradosso a risalto e di spessore uniforme in tutto il giro, mentre sul timpano del frontone, in alto, è situata la croce.
Sulle pareti laterali si aprono due porte minori in posizione asimmetrica e anch'esse centinate e decorate, come il portale maggiore, da un arco lunato. Solo sulla parete esposta a mezzogiorno si stagliano in alto due piccole monofore ugualmente decorate di un arco lunato.
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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Particolare della bifora sul prospetto meridionale.

Una graziosa abside semicilindrica, con cornice a denti di sega e aggettante sul lato posteriore, contribuisce a donare una più morbida eleganza alla linea esterna della chiesa.
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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Abside e prospetto meridionale.

Al centro dell'abside è ricavata una monofora contornata da una cornice centinata e decorata che racchiude uno stupendo fregio ornamentale in pietra scolpita e traforata, raffigurante un intreccio di nastri, un vero ricamo ricavato nella pietra dura locale dalla maestria di un ignoto scalpellino.
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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Monofora dell'abside.

Risponde pienamente ai canoni dell'architettura preromanica anche l'interno della chiesa. Il piccolo altare in pietra reca come unico ornamento il paliotto contornato da una cornice in pietra lavorata e decorato al centro da una croce patente a bassorilievo
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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Interno.

A distanza di qualche decennio dalla sua fondazione la chiesa venne donata dai Normanni ai monaci benedettini di Aversa. Nel 1223 Federico II conferma la donazione.
Anche quel poco che rimane degli affreschi della chiesa testimonia la presenza benedettina. Come altrove anche qui i monaci apprestarono adeguati elementi sussidiari di catechizzazione con la prima decorazione a fresco realizzata, intorno al Duecento, nel catino absidale, ispirandosi agli stilemi iconografici in auge in quel tempo, di ascendenza bizantina. Erano invece di epoca posteriore gli affreschi murari che ricoprivano tutto l'interno della chiesa.
Gli storici dell'arte concordano nel collocare nella prima metà del XIII secolo il primo intervento decorativo in cui venne interessato il catino absidale. Il modello rappresentato è quello della Dèesis, cioè l'intercessione a Cristo, rivolta dalla Theotokos (Madre di Dio) e da S. Giovanni Battista.
Al centro della composizione domina la grande figura del Cristo Pantocrator (Signore dell'Universo), seduto in trono e rivestito di un prezioso manto purpureo, a indicare la sua regale potestà. Con la sinistra regge un libro, in cui normalmente è inscritta una frase programmatica del Vangelo, mentre con la destra benedice alla greca. È crocenimbato e barbato, con capigliatura a casco e viso molto espressivo, illuminato da due grandi occhi a indicare la sua onniscenza. Ai lati del capo sono inscritte in due dischi color porpora la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco a testimoniare che Egli è l'Immutabile, il Principio e la Fine di ogni cosa. Sono componenti essenziali della Dèesis le due figure ai lati del Pantocrator, la Theotokos e S. Giovanni Battista. Sono ambedue in piedi e aureolati, con il capo leggermente inclinato, in atteggiamento di intercessori. Hanno le mani rivolte verso la figura centrale del cristo, quasi a invitare il fedele a rivolger a lui la propria preghiera.
Bellissimo il volto della Vergine, incorniciato dal maphòrion, un mantello di colore rosso, simbolo di regalità, che la ricopre tutta. All'altezza della spalla o sulla fronte doveva recare una stella, a significare la Verginità. S. Giovanni Battista, con chioma a casco e barbato, presenta il volto emaciato e ascetico dell'austero penitente. Indossa sopra una tunica verde la toga o mantello, attualmente di colore indecifrabile.
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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Affresco dell'abside raffigurante la Deesis.

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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Affresco dell'abside raffigurante Cristo Pantocratore e Maria.

A dare tuttavia una sicura impronta di autenticità della presenza monastica benedettina sono gli affreschi decorativi che anticamente ornavano le pareti dell'aula unica della chiesa da assegnarsi, però, a un'epoca posteriore di un paio di secoli. Forse opera di frescanti dovevano certamente raffigurare qualche mistero mariano o più verosimilmente episodi della vita del fondatore del monachesimo occidentale, S. Benedetto.
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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Affresco della Vergine col Bambino.

Tratto da: G. Valente, Il complesso medievale di Santa Maria di Cesano, Centro stampa litografica, Terlizzi, 2006, pp.11-36.

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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Pianta.

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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Sezione.

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Cesano, Chiesa di Santa Maria. Sezione longitudinale.