Palazzo de Gemmis.
Sito n.: 55 - PALAZZO DE GEMMIS
La nobile famiglia De Gemmis aveva abitato per lungo
tempo nell'antica civitas, al “palazzo vecchio”, identificabile
nei pressi della torre maggiore del castello e comunque
nelle immediate adiacenze della “casa palazziata del can.
Cantore Tavano”, che Tommaso De Gemmis(1700-1761), il
padre del notissimo Ferrante e vero capostipite della
casata, intendeva acquistare dal capitolo per inglobarla nel
suo fabbricato. A fargli cambiare progetto era intervenuta
nel frattempo una circostanza del tutto fortuita offertagli
dalla famiglia Amorosini-Brigazza, consentendogli di potersi
ritagliare sulla Strada degli Osservanti e in posizione del
tutto privilegiata, sull'angolo di svincolo per Molfetta e a
fronte del convento, un congruo spazio per costruirvi,
almeno in parte, tra il 1743 e il 1755, il palazzo di famiglia,
che per la classica maestosità del fabbricato in pietra locale
ben lavorata e la solennità della facciata con il suo ricco
portale vanvitelliano e la sovrastante balconata in pietra
sormontata dal grande blasone gentilizio, doveva conferire
prestigio e decoro all'intera città.
Il palazzo sorse così sul giardino e sull'area di vecchi
casamenti del nobile Giuseppe Ignazio Amorosini-Brigazza;
passato in eredità al figlio di Tommaso, Ferrante, questi si
preoccupò di rifinire e ultimare le decorazioni
architettoniche. Sarà poi ereditato dal figlio di questi,
Tommaso, capostipite del ramo di Napoli.
Tratto da: G. Valente, Feudalesimo e feudatari, VI, Mezzina,
Molfetta, 2004, pp. 295-297.
Palazzo De Gemmis. Scorcio laterale.
Palazzo de Gemmis. Portale.
Palazzo de Gemmis. Particolare.
Palazzo de Gemmis. Particolare.
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