CATTEDRALE
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Sito n.: 12 - CATTEDRALE
In stile romanico pugliese, la cattedrale di trani (definita la regina delle cattedrali di puglia) è dedicata a san Nicola Pellegrino, un giovanetto giunto dalla Grecia e morto a Trani nel 1094; l’edificazione fu iniziata nel 1099 anno di canonizzazione del Santo cui è dedicata, e portata al termine, senza il campanile nel 1143. Essa è costituita da tre chiese sovrapposte: la chiesa superiore, le cripte di San Nicola e di Santa Maria della Scala e l’ipogeo di San Leucio. La chiesa superiore è a pianta basilicale divisa in tre navate da colonne binate; nella zona presbiteriana sono presenti i resti di un mosaico del XII sec. La cripta trasversale, o soccorpo di San Nicola, che occupa la stessa superficie del transetto della chiesa  superiore, risale ai primi decenni del XII sec.; presenta 42 voltine a crociera, sorrette da 28 colonne di marmo. La cripta longitudinale, o di Santa Maria della Scala, sorge sull’antica chiesa di santa Maria, sede dell’episcopato tranese, fondata nel V sec. sui resti di una presistente chiesa paleocristiana; è stata ridotta nella forma attuale negli stessi anni dell’edificazione della chiesa superiore, che ne ha  sfruttato le antiche fondazioni; è divisa in tre navate da 22 colonne di granito e marmo orientale; al suo interno si trova la tomba del nobile Passasepe Lambertini (XIV sec.)e i resti di alcuni importanti affreschi, uno dei quali attribuito al pittore Giovanni di Francia (1432). Dalla cripta di Santa Maria della Scala si accede all’ipogeo di S. Leucio, risalente al 7° sec. Di particolare interesse è il portale bronzeo, ora incustodito nella basilica superiore, realizzato dal Barisano nel 1175 e costituito da 32 formelle rettangolari riproducenti soggetti sacri e profani. Il campanile, collegato alla Cattedrale da un arco ogivale, fu iniziato nella 1° metà del XIII sec. e portato a termine nel secolo successivo. 
Città di Trani- Guida del turismo
La costruzione iniziata nello stesso anno della canonizzazione del santo, 1099 venne portata a termine nel 1143 senza l'ardito campanile. Costruita in pianta a croce latina è divisa in tre navate da colonne binate, caratteristica questa che distingue la Cattedrale di Trani da quelle romaniche di tutta la regione, sulla navata centrale si affacciano i matronei attraverso quattordici artistiche trifore.La navata centrale ed il transetto sono coperti da capriate a vista, mentre le due navate laterali hanno volte a crociera. I capitelli del colonnato sono quasi illeggibili a causa di lavori eseguiti nell’ottocento per permettere agli stucchi con cui era adornata la chiesa superiore di aderire alla pietra. Tutto l'insieme ispira un senso di maestosità e di grandezza, accentuate dall'arco trionfale che sovrasta l'accesso al transetto ed alle altissime absidi, nella zona presbiterale sono presenti resti di un mosaico appartenente al XII secolo, facente parte forse della prima pavimentazione musiva firmato dal prete Pantaleone.

Attraverso due scalette si scende nella cripta di San Nicola La cripta trasversale, intitolata a San Nicola Pellegrino, è stata progettata nel XII e ultimata nel 1142. E’ costituita da 42 crociere sostenute da 28 colonne in marmo greco, sormontate da capitelli realizzati con la stessa pietra. Un tempo l’accesso alla cripta era indipendente, testimoniato da due porte presenti ai lati delle absidi minori. L’estensione della cripta ricalca con molta precisione l’intera area del transetto della chiesa superiore, riproducendone anche l’architettura perimetrale.
Dalla cripta di San Nicola si passa a quella di Santa Maria, questa cripta, detta anche longitudinale, occupa l’intero transetto della chiesa superiore è stata costruita sulla stessa area della vecchia chiesa. Formata da tre navate, scandite da 22 colonne sormontate da capitelli di semplice architettura, di cui ben 21 sostituiti durante le varie fasi dei restauri che la chiesa ha subito nel corso degli anni .Le volte sono di tipo a crociera, con un profilo molto ribassato e ricadono sui capitelli e sulle semicolonne incastrate nei muri perimetrali. All’interno della Chiesa Di Santa Maria vi è il sepolcro di Passasepe Lambertini, realizzato all’inizio del XIV secolo, questo si trova in fondo alla navata destra, e raffigura l’Agnus Dei e i due stemmi della Famiglia. Sulla navata sinistra vi sono altri resti di affreschi, realizzati tra il XIV e XV secolo, tra cui una madonna con bambino e un S.Teodoro a cavallo.
Dalla Cripta o chiesa di Santa Maria, si accede all’ipogeo di San Leucio mediante una piccola scala posta sulla navata sinistra. La struttura dell’ipogeo, realizzata in precedenza rispetto alla costruzione romanica, si presenta in forma quadrangolare, circondata da un corridoio qui un tempo erano ospitate le spoglie del santo, giunte a trani nel VII secolo.
Il pavimento dell’ipogeo è costituito da lastre in pietra, ed è possibile scorgere, in prossimità dell’entrata, una lastra tombale. Sulle pareti sono visibili resti di affreschi conservati in pessime condizioni.

La facciata è interrotta da poche aperture, andando dall’alto verso il basso, una monofora, il grande rosone incastonato in una cornice a rilievo e circondato da sei figure zoomorfe, tre finestre a tutto sesto di cui la centrale più grande ed ornata da due leoni e due elefanti  con colonnine.Al livello inferiore vi sono una serie di otto archi ciechi addossati alla parete, quattro per parte al portale, sostenuti da semicolonne con capitello corinzio,  doveva essere la struttura portante del portico abbattuto nel settecento per ordine dell’Arcivescovo Davanzati.La facciata principale è ornata da un bellissimo portale incorniciato da stipiti ed archivolti finemente traforati con intrecci vegetali in cui si alternano scene sacre e profane. L’archivolto esterno molto movimentato nel traforo, poggia su due colonnine sorrette da due belve. Il portale è chiuso da una stupenda porta bronzea a due battenti, opera di barisano da Trani e datata 1175. Questa è divisa in 32 formelle ognuna delle quali rappresenta un personaggio biblico, Oggi il portale originale dopo un lungo restauro è custodito all'interno della Chiesa Superiore.
Collegato alla Cattedrale da un arco ogivale, il campanile alto 59 metri fu iniziato nel 1200 e portato a termine ben un secolo dopo, ecco spiegata la differenza di stili architettonici tra la base ed i diversi piani. L'arco ed i primi due piani, così come riportato su una incisione del cornicione dello stesso arco sono dovuti alla bravura del tranese Nicolaus Sacerdos. Si presenta ornato nei primi due piani da bifore romaniche appartenenti alla XIII secolo. Il terzo ed il quarto piano sono aperti rispettivamente da trifore e quadriforme risalenti al secolo successivo. L’ultimo piano ed esattamente la cella campanaria è ornato da pentafore ed è coronato da una cuspide ottagonale. Lo slancio e la leggerezza dell’insieme sono esaltati dal ritmo delle aperture crescente dal basso verso l’alto. Nel XX secolo e precisamente negli anni 50 il campanile, date le sue precarie condizioni statiche venne smontato e ricostruito fedelmente con lo stesso materiale (all’interno si nota ancora la numerazione dei conci) Ritornando al maestoso tempio le facciate laterali gli conferiscono un senso di snellezza dovuto al susseguirsi di archi chiusi impostati su alti pilastri. Guardando la facciata posteriore sobria di elementi decorativi si ha l'impressione che tre canne di uno smisurato organo sorgono dal mare, sono queste le altissime absidi. Molte sono le chiese da visitare dal momento che Trani è la città più ricca di chiese cristiane del XI e XII secolo.

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