Sito n.: 3 - CHIESA DEL CROCIFISSO
L'attuale chiesa del SS. Crocifisso corrisponde, secondo lo
Scalera1, alla cappella del Purgatorio, le cui origini e la
fondazione si riconnettono ad una tradizione risalente al
secolo XIV.
Secondo questo racconto, nel demolire un muretto di pietre
lungo il tratturo regio che conduceva ad Acquaviva, fu
scoperta una nicchia nel cui interno era dipinto un affresco
di stile bizantino, che rappresentava Cristo Crocifisso,
attorniato da quattro figure di santi e dalle anime del
purgatorio.
Per ricordo fu eretta una cappella con una sola navata,
inserendo nell' altare maggiore la nicchia con l’affresco.
Nel 1690 la chiesetta, chiamata del Purgatorio, fu ampliata
con un'altra navata, per opera degli eredi del sacerdote D.
Nicolò Maria Da Novellis e restaurata nel 1711, finché poi
assunse il titolo definitivo del SS. Crocifisso per l'acquisto di
alcune Sante reliquie della Croce di Gesù.
Infatti il frate cappuccino Francesco Maria da Sannicandro,
chiamato Padre Balsaniello2, portò da Roma un pezzetto del
santo legno della SS. Croce ed il 27 Settembre del 1731 lo
donò ai cittadini sannicandresi ed alla congrega del
Purgatorio; più tardi, il 1 Dicembre del 1747, in occasione
del ritorno a Sannicandro, donò alla chiesa del Purgatorio
alcune particelle della corona di spine di Gesù Cristo ed un
pezzetto della veste del Santo Redentore.
Nel 1776 le Sante reliquie furono incastonate in una
bellissima teca di argento, che attualmente si conserva in
una nicchia della chiesa e viene portata in processione
durante la seconda festa patronale del paese.
Nel 1918, per allargare la strada per Cassano, la chiesa fu
ridotta nello spigolo sud-ovest.
Figura 1: facciata principale
La facciata è delimitata da due lesene, sui cui capitelli posa
il frontone cuspidato con fregio baccellato. Il modesto
portale è sormontato da una finestra rettangolare.
La navata aggiunta ha prospetto terminato da parapetto con
semplice cornice rettilinea su cui si erge un piccolo
campanile a vela con terminale a cuspide. Ha due portali:
uno rettangolare simile a quello della facciata principale,
l'altro ad arco a tutto sesto, sormontati entrambi da
finestrelle, sulla piatta cornice marcapiano.
La navata sinistra misura mt. 10,50x5,70. Presso l'ingresso
è collocata un'acquasantiera, la cui pila è sorretta da una
mano in pietra con polso incastrato nel muro. Sull'esterno
della vaschetta sono scolpiti due angioletti, una croce greca,
volute e rosette e sotto il bordo rilevato un fregio con grani
di rosario. Il bordo è decorato per tutta la circonferenza da
una greca tra due listelli.
Nell'interno sono scolpiti a bassorilievo quattro pesci.
Sulla parete della facciata interna si legge incisa l'iscrizione
riguardante i restauri fatti nel 19283:
La navata destra ha due campate determinate da archi
impostati su capitelli dorici pensili. La volta a botte lunettata
è dipinta a cielo stellato con angeli ai quattro lati. Nelle
lunette sono contenuti medaglioni con affreschi dei quattro
evangelisti.
A sinistra i due altari di marmo intarsiato sono sormontati
ciascuno da nicchia: nella prima è. contenuta la statua della
Vergine col Bambino; nella seconda la statua di S. Rocco.
L'altare Maggiore in marmo bianco è terminato lateralmente
da volute e sormontato da nicchie con statua di S. Michele
Arcangelo.
La navata laterale, annessa a destra, ha forma trapezoidale
e misura nella parte più larga mt. 9,15 x 5,20. Comunica
con la navata principale mediante due arconi.
Nell'intradosso del primo arcone è posta l’epigrafe che
ricorda la donazione delle reliquie del Santo legno e la
costruzione della Chiesa.4
Presso l'ingresso altra piletta-acquasantiera incastrata nel
muro, ornata all'esterno di baccelli e nel bordo a rilievo da
largo fregio dentellato.
La volta a botte è impostata su mensole triangolari pensili,
terminate da peducci; in un riquadro grande affresco
raffigurante il trionfo della Croce.
L'altare di destra in marmi policromi è sormontato da
nicchia racchiudente la statua di S. Antonio da Padova:
accanto al Santo è un bambino con un pane in mano e un
angioletto con giglio nella sinistra e sorreggente nella destra
un libro aperto, su cui è iscritto il versetto "Si quaeris
miracula".
L'altare maggiore, datato "1870", ha agli estremi dei gradini
due bracci a volute. È sormontato da dossale partito da
lesene con capitelli portanti una trabeazione, nel cui fregio
si legge: "In hoc signo vinces". Nello spazio centrale, .tra le
lesene, sono aperte piccole nicchie in cui sono conservate le
reliquie della Passione di Cristo. Il dossale è affiancato da
due angeli ceroferari e sormontato da cimasa decorativa
retta da putti.
1 G. Scalera, Notizie storiche sulla terra di S.Nicandro di Bari, Caracas,
1979, p.144.
2 Padre Francesco Maria, alias Balsaniello, avente nel secolo il nome di
Domenico De Pierro nacque a Sannicandro il 2 Gennaio 1690 dai coniugi
Domenico De Pierro ed Antonia De Coscia; vestì l'abito dei frati minori
cappuccini nel convento dei Cappuccini d'Acquaviva il 29 Gennaio 1707;
nella sua lunga dimora a Roma fu tenuto in grande stima presso la corte
pontificia da cui ottenne le sopraddette reliquie; finì gli anni della sua
vita nella città di Molletta.
3 “Nell'anno del signore 1928 il rettore spirituale D. Francesco Chimienti
mercé l'opera sua con l'obolo delle confraternite della SS.ma Croce e di
M.a SS.ma delle Grazie della pia associazione di S. Antonio e dei devoti
questa cappella del Purgatorio restaurò e decorò.”
4 d.o.m. particulas sacrosanto ligno crucis mirificae et spinarum corona
et ex veste d.n.i.c. quae loculamento hocce venerantur IV idus Iunii
anno rep. sal. MDCCLVII success. Petri Bened. XIV Patri Francisco
Balenzano serafici ordinis oppidi nostri dono dedit cives aere proprio
sacellum hocce erexerunt et Iesu cruci affixo ditarunt Pius vero Papa IX
die III maji idus septembris et dominica IV eiusdem indulg. plen.
quotannis indulsit per septemnium valituro VI kalendas octobris a partu
deiparae virginis MDCCCLVIII
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