Prove sismiche su facciata continua

Presso l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione (ITC-CNR) è stata condotta oggi la prima serie di prove sismiche su facciata continua tramite la nuova apparecchiatura di prova realizzata nell’ambito dell’Unità di Ricerca SG1, coordinata dall’ing. Antonio Bonati, nel Laboratorio di Componenti e Sistemi Edilizi di San Giuliano Milanese dalla Italsigma s.r.l. su progetto di ITC-CNR con la consulenza del prof. Giuseppe Maddaloni (Università del Sannio, Associato ITC), uno dei maggiori esperti mondiali di macchine per prove sismiche.

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I drammatici eventi sismici, che hanno caratterizzato il nostro territorio negli ultimi anni, hanno accresciuto l’interesse da parte di produttori e progettisti nel valutare il comportamento sismico di elementi di chiusura esterni, elementi non portanti dell’edificio, ma che rivestono un significativo ruolo per quanto attiene il funzionamento prestazionale dell’edificio (condizioni di servizio) e la sicurezza delle persone (stato limite di danno e stato limite ultimo).

L’impianto di collaudo fisico-meccanico di ITC, oltre alle classiche prove aria-acqua-vento necessarie per la certificazione delle facciate continue, permette di valutare la risposta sismica sia in condizioni statiche che dinamiche di facciate continue, grazie alla presenza di travi sismiche in grado di sollecitare il sistema facciata nel piano e fuori dal piano.

Su tale impianto è stata installata nei giorni scorsi una facciata continua a montanti e traversi dell’azienda Metra S.p.A. Con l’impianto, unico nel suo genere, sono state effettuate delle prove in condizioni quasi-statiche e dinamiche. La prova statica è stata caratterizzata da spostamenti applicati a velocità sufficientemente basse da non indurre effetti di natura dinamica e accelerazioni. Sono state applicate diverse sequenze di spostamento che hanno interessato una o due travi sismiche contemporaneamente, raggiungendo durante la prova, un valore massimo di spostamento di interpiano pari a 168 mm, senza apprezzabili danni del sistema facciata.

La prova dinamica ha invece previsto, in una prima fase, il “Crescendo test” della norma americana AAMA 501-6, caratterizzato da una serie di spostamenti applicati ad ampiezza e frequenza crescente. Sono poi state effettuate prove dinamiche ad ampiezza e frequenza variabile raggiungendo frequenze di 20 Hz.  La facciata continua è stata inoltre sottoposta all’accelerogramma dell’evento sismico di Amatrice di Agosto 2016 ed a spostamenti in ampiezza e frequenza variabile anche fuori dal piano.

Gli ottimi risultati ottenuti in seguito alle prove effettuate evidenziano il forte e innovativo contributo della nuova apparecchiatura nella valutazione sismica degli elementi di involucro.

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febbraio 15, 2017 in News

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