Bari, Palazzo Sagges

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Il palazzo Sagges, sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia, è ubicato nelle vicinanze della chiesa Cattedrale e della perduta sinagoga, in un vicinio dell’antico abitato barese, prossimo alle mura, detto Santa Maria de Kiri Iohannaci.
Il toponimo del sito, deriva per l’appunto dall’intitolazione di una chiesa fatta edificare dai signori Ioannaci, d’origine bizantina, trasferitisi a Bari e imparentatisi con la famiglia Dottula. Il sacro edificio che è già citato in un documento pergamenaceo del 1183, conservato nell’archivio del Capitolo metropolitano di Bari, risulta restaurato ripetute volte nel corso dei secoli.
L’edificio è caratterizzato da una sobria facciata e da un elegante portale che introduce in un arioso androne a volte unghiate con peducci e scala in pietra.
Oltre la facciata vi sono al suo interno preziose preesistenze architettoniche medievali che, come in uno scrigno, la casa palatiata ha conservato nel tempo. Nella fabbrica seicentesca, infatti, sono state parzialmente inglobate due case torri, una delle quali si intravede dall’esterno in largo Maurelli ed è da identificare con “la casa detta della torretta”, citata nelle fonti documentarie del XVIII secolo.
Di questo patrimonio architettonico, che ha caratterizzato il tessuto medievale della città di Bari, resta ben visibile, nella sua integrità strutturale, un’altra casa torre posta nell’attuale largo Filippo Corridoni.
Ed è con ogni probabilità che, a partire dal XVI secolo, le case torri -cessato lo scopo difensivo per cui erano state costruite- vengono modificate e aggregate alle più antiche unità abitative contigue, orreate (a più piani) o terranee , dando luogo a più o meno cospicui complessi edilizi unifamiliari comprensivi di stalle, magazzini, trappeti, forni, cellari, granai e “piscine d’olio”.
Tali aggregazioni, leggibili nel tessuto murario e che hanno comportato talora la trasformazione di chiostrine o spazi comuni scoperti, come vicoli o corti, in parti coperte dell’abitazione, modificando il preesistente impianto viario medioevale, sono evidenti ancora all’interno della nostra casa palatiata nella sua attuale connotazione.